Un Diario da Casa Ansuini

IL POTERE TRASFORMATIVO NELL’ARTE DI MARINELLA SENATORE

INSIDEART| ROMA 21 FEBBRAIO 2025

Artista multidisciplinare, Marinella Senatore si è affermata negli ultimi dieci anni nel panorama internazionale
per i suoi progetti impegnati e la sua pratica volta al coinvolgimento del pubblico. Nata a Cava de’ Tirreni nel
1977, Senatore ha una formazione nel campo della musica, delle belle arti e del cinema. Attraverso i suoi
progetti artistici partecipativi e relazionali, l’artista infatti intreccia discipline diverse, tra cui arti visive, danza e
teatro arrivando a dare nuovo significato politico alle formazioni collettive e a offrire al pubblico
un’opportunità per generare un cambiamento sociale.
Nei suoi progetti performativi l’artista abbraccia più la dimensione del rito ancestrale che quella del teatro,
coinvolgendo persone comuni in attività di danza, sport, mindfulness in cui, senza copione, gran parte delle
azioni sono dettate dall’improvvisazione e guidate dall’energia del pubblico. Nel 2012 Marinella Senatore ha
creato la School of Narrative Dance (SOND), una scuola nomade, gratuita e non gerarchica che propone un
sistema educativo alternativo basato sull’emancipazione, l’empowerment e l’autoeducazione.

(Afterglow, Performance at Battersea Power Station, 2022)

Grazie alla pluralità di tecniche e linguaggi che utilizza, Senatore è nota al pubblico anche per le installazioni
luminose ispirate alle luminarie del Sud Italia, su cui ama scrivere messaggi di attivismo e per le installazioni,
i dipinti, i disegni a matita, i collage e gli stendardi che porta in mostra in tutto il mondo. Le luminarie, in
particolare, sono diventate un elemento ricorrente della sua produzione per il loro potere catalizzatore di
energia: sono architetture effimere che creano spazi temporanei per rituali e socializzazione.
Ogni gesto e ogni oggetto artistico, per l’artista, infatti, è dichiaratamente politico e ha un potere
trasformativo che contribuisce a ridefinire lo spazio e i rapporti tra le comunità che lo abitano ed è in grado di
attivare dinamiche nuove. «L’arte – ha spiegato Senatore in un’intervista per Inside Art – è il rimedio contro
la disperazione, contro la rabbia sociale e la performance è l’arte del qui e dell’ora, rappresenta il presente e
futuro. E il futuro si risolve non con gli oggetti ma con le esperienze».

(Dance First Think Later, 2022, Palais de Tokyo, Paris)

Tra le istituzioni che hanno commissionato ed esposto i suoi lavori ci sono ad esempio il Centre Pompidou e
il Palais de Tokyo a Parigi, il Queens Museum e l’High Line a New York e in Italia il Museo del Novecento a
Milano, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino e il MADRE di Napoli.

(Make It Shine, 2021, London – Torino)

Per il Giubileo 2025, Marinella Senatore è stata la prima artista contemporanea coinvolta nel progetto curato
da Cristiana Perrella, svelato dopo l’apertura della seconda Porta Santa nel carcere di Rebibbia. Da
dicembre a febbraio ha presentato l’installazione Io contengo moltitudini, esito di un processo partecipativo
con la comunità carceraria romana. Un’opera che riproduceva un progetto già presentato a Napoli nella
rotonda di Piazzale Diaz: una struttura verticale autoportante, alta circa 6 metri e dal diametro di circa 3,
composta da luminarie con frasi in diverse lingue e dialetti selezionate tra quelle scritte da detenuti della
sezione maschile e femminile in seguito ad un workshop per circa 60 partecipanti.

(We Rise By Lifting Others, 2020, site specific dimensions, Palazzo Strozzi, Florence)

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