Un Diario da Casa Ansuini

HUNTING THE WINE CELLAR_GLI EREMI

di ALESSANDRO TASSI | 10 OTTOBRE 2024 | ROMA           

                                                                                                            

Di Corrado Dottori dicono che sia uno degli interpreti migliori del vocato terroir della contrada San Michele nel comune di Cupramontana. E del suo “Gli Eremi” dicono che sia l’apice della sua produzione e che sia anche un riferimento assoluto della tipologia.

Dicono anche che, nel 1939, Cupramontana fu giustamente chiamata per la prima volta “capitale del verdicchio” per la sua ormai consolidata tradizione enologica, rafforzata dalla Sagra dell’Uva nata nel 1928, e soprattutto dalla passione che i contadini mettevano nella coltivazione della vite e nella cura della vinificazione. Si racconta che già nei secoli dell’epoca romana (IV a.C -I V d.C.) nel territorio dell’antica Cupra Montana si coltivava la vite. Ne sono testimonianza lo stesso toponimo, Cupra, che evoca una divinità inerente alla fecondità della terra, e un bassorilievo della stessa epoca, putto e cornucopia con uva e altri frutti, ma anche che, solo tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, ci si cominciò a specializzare nella piantumazione estensiva del vitigno Verdicchio, constatando come il vino prodotto fosse di grande qualità e pregio.

 

 

Corrado Dottori diventa presto non solo un punto di riferimento per i produttori locali che si approcciano alla viticoltura intensa in un modo ben preciso, ma anche una figura fondamentale nel mondo del vino artigianale, di cui si può cogliere parte del pensiero leggendo il suo delizioso libro ”Non è il vino dell’enologo” o ascoltando le sue parole in ”Resistenza Naturale” di Jonathan Nossiter. Tutto dalla vigna alla cantina avviene senza prevaricazioni o forzature, e i liquidi imbottigliati si fanno portavoce di questa filosofia, distinguendosi sempre per forza espressiva e sfaccettature.

E in effetti Gli Eremi è un vibrante e profondo vino bianco, ottenuto da uve verdicchio in purezza proveniente da una singola vigna di oltre 30 anni di età. In vigna non si interviene con alcuna sostanza chimica o di sintesi, aiutandosi solo con un po’ di rame, zolfo e preparati naturali. In cantina si prosegue con fermentazione alcolica spontanea in botti di rovere, e affinamento sempre in legno grande con sosta di un anno sulle fecce fini.  “Gli Eremi” si presenta nel calice con veste dorata luminosa e vivissima.  Naso profondo e sfaccettato, di grande purezza, che squaderna in successione richiami alla scorza d’agrume, ai fiori di campo, alle erbe spontanee e alla mandorla tostata. Sorso carnoso e tridimensionale, da vero bianco di razza, potente e lunghissimo, che ne chiarisce le immense potenzialità evolutive.

Un vero capolavoro

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