MONFORTINO: IL TESORO NASCOSTO DELLE LANGHE
Tra le nebbie delle colline piemontesi, protetto dalle Alpi ed esposto ai venti mediterranei nasce un tesoro enologico senza tempo: il Barolo.
Uno dei vini più celebrati, ha il privilegio di essere prodotto in una regione unica, accoccolata tra due forze geografiche predominanti: le Alpi e il mare, che contribuiscono in modo significativo al suo carattere ampio, complesso e fine.
Le Alpi, che si ergono maestose a nord, hanno un’influenza significativa sul clima delle Langhe; proteggendo la regione dai venti freddi del nord, contribuiscono a creare un clima continentale temperato, caratterizzato da inverni freddi ed estati calde e asciutte. Queste ampie escursioni termiche tra il giorno e la notte durante la stagione di maturazione delle uve favoriscono una lenta e graduale maturazione, permettendo alle uve di sviluppare pienamente i loro aromi ed i loro tannini.
D’altra parte, il mare, che si trova a sud-ovest, esercita un’influenza moderatrice sul clima; Il Mar Mediterraneo apporta una moderata umidità e influisce sulle temperature invernali, contribuendo a mantenere il clima più mite rispetto ad altre regioni interne. Questo clima più temperato è particolarmente benefico durante i mesi più freddi dell’anno, quando contribuisce a evitare gelate dannose eccessivamente gravi per i vigneti.
Questa combinazione di influenze climatiche crea un ambiente ottimale per la coltivazione delle uve Nebbiolo.
Sono proprio queste colline, con i loro terreni calcarei e argillosi, insieme a questo clima unico, che conferiscono al Barolo la sua struttura, complessità e carattere distintivo. Il vino riflette la terra da cui proviene, portando con sé le sfumature del paesaggio e del clima che lo circondano.
La famiglia Conterno ne e’ forse la piu’ illustre porta bandiera.
Gia presente alla fine dell’ ottocento con un’ attivita’ di rivendita di vini sfusi a Monforte d’ Alba, deve la sua fortuna all’ intuito di Giacomo che subito dopo la fine della Prima Guerra Mondiale mette a terra , o meglio in cantina, il suo sogno di non commercializzare piu’ il Barolo come vino da tavola alla mescita ma di creare un prodotto di qualita’ in bottiglia; infatti fino ad allora il Barolo veniva prevalentemente commercializzato sfuso e bevuto giovane.
Giacomo, che conosce le grandi potenzialita’ del Nebbiolo, nel 1924 da’ ai natali la prima riserva di Barolo, battezzandola proprio con il nome del suo paese; nasce cosi’ il Monfortino, uno dei vini piu’ straordinari mai prodotti.
Il lavoro di Giacomo si alterna, in maniera eccellente, tra la selezione delle uve da acquistare per la produzione ed il posizionamento del suo vino nei mercati internazionali.
Con il passaggio del testimone al figlio Giovanni, che lo affianca sin da piccolo in cantina, l’ azienda subisce una profonda trasformazione: non piu’ vini frutto di uve acquistate ma prodotte in azienda.
Cosi’ ne 1974 con l’ acquisto della Cascina Francia, 16 ettari a Serralunga d’ Alba la produzione iniziera’ ad essere interamente di famiglia.
Questo terreno privilegiato, con il suo suolo calcareo e argilloso e la sua esposizione ottimale, conferisce al vino una complessità e una struttura uniche. Le vigne qui coltivate producono uve Nebbiolo di altissima qualità, che daranno vita a due vini unici.
Da questa vigna nasce la produzione del Barolo Cascina Francia, ora Barolo Francia, e segue metodi tradizionali e artigianali, che si basano su una rigorosa selezione delle uve e una vinificazione attenta. Le uve Nebbiolo vengono vendemmiate a mano e portate in cantina, dove vengono pigiature e fermentate con cura in maniera non controllata. Dopo la fermentazione, il vino viene trasferito in grandi botti di rovere, dove matura lentamente per almeno quattro anni, ma spesso anche di più. Questo lungo periodo di invecchiamento contribuisce a svilupparne la complessità e l’eleganza, conferendogli profumi intensi e una struttura impeccabile.
Ed il nostro Monfortino?
Dalla selezione della migliore botte di Cantina Francia e solo se l’ annata e’ meritevole nascera’ il Monfortino.
In una intervista di qualche anno fa, Roberto Conterno, la terza generazione ora al comando, racconta che la botte scelta viene controllata con assaggi quotidiani per studiare come evolve nel tempo e se le potenzialita’ vengono poi espresse ; pronti a rinunciare al Monfortino in qualsiasi momento e a riportare la botte tra le sue sorelle di Barolo Francia.
Sebbene il Monfortino prosegua per altri 3 anni il suo riposo in botte non e’ escluso che anche qualche annata non piu’ degna dell’ ultima ora non si possa ritrovare in una bottiglia di Barolo Francia….
Ciascuna delle tre generazioni della famiglia Conterno ha contribuito in maniera significativa a raggiungere quell’ eccellenza che oggi trovate nel bicchiere e le altre etichette e vigne che con il tempo si sono affiancate a questo sogno ne sono la prova.
Ricordiamo oltra a Vigna Francia, il Vigneto Arione, un appezzamento di 3 ettari a Cerretta e l’ ultimo progetto nato a Gattinara.
Uno dei contributi più significativi di Roberto Conterno è stato proprio il suo impegno nel preservare e valorizzare il patrimonio storico della cantina. Grazie alla sua visione e alla sua dedizione, il Monfortino ha continuato a mantenere il suo status di icona nel mondo del vino, conquistando il cuore di appassionati e collezionisti di vino di tutto il mondo.
Nella prossima asta di Ansuini 1860 Aste batteremo un Monfortino del 2008 ed uno del 2013 e che il piu’ appassionato se li aggiudichi al colpo di martello.