IL CREPUSCOLO DEI DIAMANTI
PROF. SERGIO ANSUINI
Quello che sembrava immutabile è cambiato. Tutta la narrazione intorno ai diamanti sta cambiando velocemente. Tutto il lavoro portato avanti da raffinati operatori sta cominciando a vanificarsi.
Per capire gli avvenimenti degli ultimi tempi dobbiamo riportarci a prima della scoperta delle miniere di diamanti del Capo nell’ultimo quarto del XIX secolo. Prima i diamanti erano importanti in gioielleria, ma non più delle altre pietre preziose: rubini smeraldi e zaffiri. La produzione era scarsa, i diamanti estratti piccoli ed il prezzo di quelli più grandi elevato. I lavori di gioielleria non avevano la priorità della loro valorizzazione.
Ernest Oppenheimer prese presto il controllo delle nuove miniere, con la loro enorme capacità produttiva e con l’estrazione di pietre di grandi carature, di proprietà dell’azienda mineraria De Beers fondando la Anglo American. Iniziò così a mettersi in atto una strategia che farà la fortuna del diamante e della De Beers malgrado la grande quantità di gemme esistenti in natura.
( Miniera di Diamanti )
L’azione si svolge su diversi fronti.
Attraverso una pubblicità mirata ed intelligente viene creata l’equazione Diamante = Amore. Il diamante è il completamento
dell’amore, il diamante è il pegno d’amore, il diamante è per sempre.
L’anello di fidanzamento diviene necessariamente un anello con diamante.
Oltre alla strategia pubblicitaria ne viene attuata anche una finanziaria. I diamanti divengono un prodotto dal prezzo e dalla identificazione certa. Vengono classificati per colore peso e purezza.
Nascono così le Borse di Diamanti di Anversa, Tel Aviv e New York, dove la domanda e l’offerta mondiale si incontrano e per ogni categoria di diamanti il prezzo è certo ed espresso in dollari.
( Classificazione dei Diamanti )
L’operazione viene completata con la pubblicazione di listini prezzi internazionali che riprendono le quotazioni di borsa.
Postulato di questo meccanismo è il quasi monopolio della produzione che consente la distruzione plateale e l’accantonamento del surplus di produzione per favorire un incremento annuale dei prezzi e quindi una appetibilità di investimento.
Fino a poco tempo fa questo meccanismo marciava perfettamente tanto che la Russia, altro grande produttore di diamanti, che in un primo momento si differenziava, è entrata poi a farne parte.
Però le cose non sono eterne e tre fattori stanno cambiando il mondo dei diamanti.
( ingresso della Borsa Diamanti )
La crisi del lusso mondiale sta pesantemente condizionando le vendite provocando una sperequazione tra domanda ed offerta e costringendo gli operatori internazionali a decisioni drastiche mai prese in precedenza. Inoltre le tendenze della generazione Z non sono affatto scontate, anzi si può presagire che siano negative.
La grande instabilità mondiale e le, sicuramente non provvisorie, sanzioni comminate dagli USA alla Russia hanno investito anche i diamanti ed attualmente le preoccupazioni per le piccole e medie imprese del settore operanti negli USA sono vivissime con grave detrimento di tutto il mercato.
Last but not least il perfezionamento dei diamanti fabbricati in laboratorio con prezzi enormemente più bassi. Questi, ancora difficilmente riconoscibili potrebbero in futuro non esserlo più. La gravità della situazione è certificata dall’ingresso della De Beers colosso dell’estrazione dei diamanti naturali, nel mercato dei sintetici, sia nel trade che nella ricerca. Inoltre cominciano ad esserci gravi problemi relativi alla corrispondenza tra pietre e certificati con casi di truffe difficili da evitare.
Siamo tuttavia convinti che ci sarà sempre una richiesta di diamanti formati dalla natura in milioni di anni che verranno preferiti a quelli sintetici, ma siamo anche propensi a credere che vi sarà un ulteriore allineamento al ribasso dei valori
( Certificato gemmologico )