Un Diario da Casa Ansuini

SUZANNE BELPERRON “ Il mio stile è la mia firma”

PROF SERGIO ANSUINI | ROMA

Che enorme differenza tra le donne della Belle Epoque , ancora costrette in abiti che ne imprigionano anche lo spirito, e quelle che hanno vissuto le sofferenze, ma anche la presa di coscienza, della Grande Guerra! Gettando via metri di stoffa, trine e merletti, le donne si riappropriano della loro centralità ed esplode la creatività. Nasce e si sviluppa un mondo nuovo. Nella Moda giganteggiano Coco Chanel ed Elsa Schiapparelli.  Nella gioielleria, tradizionalmente un mondo maschile dove le donne potevano avere  un ruolo come amministratrici, tre donne mitiche impongono la loro creatività segnando un’epoca.

Sono Jeanne Toussaint (1887-1976) della Maison Cartier,   Renée Puissant  (1896 -1942) della Maison Van Cleef & Arpels e Suzanne Belperron (1900-1983) della Maison Hertz Belperron.

( FOTO DI SUZANNE BELPERRON )

Suzanne Vuillerme nasce a Saint Cloud, nel massiccio del Giura che tra il 1885 ed 1929 è un centro mondiale per il taglio dei diamanti. Segue i corsi dell’ Ecole des Beaux Arts di Besancon e, a conclusione del corso di decorazione dell’orologeria e gioielleria del 1917-1918,  vince il primo premio.

Si trasferisce presto a Parigi dove nel 1919 viene assunta nella Maison di gioielleria Boivin da Jeanne Boivin, vedova del fondatore e sorella del grande stilista Paul Poiret.

Nel 1924 diviene co-direttore della Maison e nello stesso anno sposa John Belperron  trasferendosi in un appartamento a Montmartre.

( FOTO DI BERNARD HERZ )

Bernard Herz ha una importante società che tratta perle e pietre preziose. Nel 1932 offre a Suzanne Belperron la posizione di direttore tecnico artistico nella sua società . Suzanne affida  la costruzione delle sue creazioni all’atelier Groenè & Dardè.

Durante gli anni 30 i gioielli disegnati da Suzanne hanno un grande e crescente successo. Sono gioielli spesso dai grandi volumi, ma sempre molto eleganti. Hanno linee grafiche e pure. Preferisce, agli angoli vivi e trancianti del Deco,  contorni più ondulati che danno alle sue creazioni un’immagine sensuale. Il suo stile é sempre più denso, flessibile e sinuoso. Nel 1934 le sue creazioni cominciano ad apparire sulle grandi riviste di moda come Vogue Paris e negli anni successivi conta tra le sue clienti Elsa Schiapparelli, Wallis Simpson e Diana Vreeland.

( FOTO GIOIELLO BELPERRON )

Con l’occupazione di Parigi il 14 Giugno 1940 da parte delle truppe naziste per la Maison Herz inizia un periodo oscuro. Bernard Herz, di origine israelita, è arrestato dalla Gestapo ed avviato nel campo di concentramento di  Auschwitz  dove trova la morte.

Nel 1941 Suzanne, su suggerimento di Bernard,  per impedire la arianizzazione e dissoluzione dell’impresa Herz acquista il marchio e la ditta e si unisce alla Resistenza francese

Alla fine della guerra il figlio di Bernard,   Jean Herz, tornato dall’estero,  rientra con una partecipazione del 50% nella Maison che assume il nome di  Herz Belperron. La maison viene rilanciata ed amplia la sua clientela,  Tra gli altri  acquistano i  gioielli disegnati da Suzanne i  Rothschild, i reali di Persia, Colette, Josephin Baker etc.

Il 28 Giugno 1974 Jean e Suzanne decidono di interrompere la collaborazione e il 31 Dicembre 1975 la Società è liquidata. Suzanne, pur continuando a dare consulenze e stime in occasione di cessioni a musei o successioni ereditarie, rifiuta proposte di collaborazioni ricevute da importanti maison tra cui Tiffany.

Muore  nel 1983 a Parigi tragicamente annegando nella sua vasca da bagno.

 ( FOTO GIOIELLO BELPERRON )

La creatività di Belperron viene riscoperta in occasione della grande asta dei gioielli della duchessa di Windsor battuta nel 1987.  Tuttavia  un fatto eccezionale  riporta la fama di questa stilista a livelli mondiali.

La grande disegnatrice aveva designato erede universale un suo grande amico che aveva onorato “fino all’ultimo respiro” la volontà di riservatezza verso i clienti. La scomparsa degli archivi, dei disegni e quant’altro aveva creato la leggenda della loro distruzione. Tuttavia alla sua morte, con il passaggio dell’eredità ad un’altra persona, nel 2007 incredibilmente, in un piccolo appartamento a Montmartre rimasto chiuso dal 1983,  viene scoperta gran parte della storia creativa di Suzanne Belperron.  Vengono trovati disegni, schizzi, modelli, calchi, libri di appuntamenti ed ordini, fotografie ed articoli di giornali controfirmati.

La scoperta permette di garantire l’autenticità delle opere con il catalogo ragionato

Karl Lagerfeld nel 2012 sceglie, per dare il tono della collezione Chanel, un gioiello di Belperron e nello stesso 2012 la messa in asta dei gioielli personali della creatrice, vede raggiungere una quotazione  superiore di tre volte quella iniziale con un risultato di 2,7 milioni di euro.

( FOTO ATELIER )

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