LA DATAZIONE DEI GIOIELLI: LO STILE
L’estetica dei gioielli, oltre ad appagare il nostro senso del bello, ci dà delle importanti indicazioni sull’epoca della loro costruzione.
Lo stile di un gioiello non è cosa che riguarda solo la sua forma, ma coinvolge lo zeitgeist; per poter capire l’epoca di costruzione bisogna tornare a quel periodo ed immedesimarsi con la persona che indossava quel gioiello, questa non era in un contesto solitario, ma armonica nel suo tempo; dobbiamo pensare ad una persona che ha nella mente idee e pulsioni. Queste investono la filosofia, la letteratura, la poesia, la musica etc.
Se noi analizziamo un determinato periodo storico e consideriamo in primis le forze che si sprigionano dall’ inconscio e poi passiamo ad esaminare quali sono i vestiti indossati, quale è il trucco , quali le acconciature dei capelli e poi le forme dei mobili , dell’architettura, dell’arte, etc cioè di tutto quello che caratterizza il panorama di un’epoca alla fine lo stile di un gioiello è facilmente identificabile: è quello in armonia con tutto il resto.
Si ha la necessità di armonizzare quello che ci afferisce materialmente con il nostro sentire interiore. Lo spirito del tempo nasce dal nostro interno per poi espandersi a tutto quello che ci circonda.
Quindi per datare un gioiello si deve conoscere quello che si riferisce alla sua epoca nelle sue varie declinazioni
Mentre nella storia dell’arte constatiamo quasi sempre un’assonanza tra la pittura e la gioielleria coeva, dalla metà del XIX secolo, con il fenomeno delle avanguardie, si crea una cesura tra queste e la produzione orafa. E’ proprio la definizione di avanguardia come drappello che esplora lo sconosciuto che ci fa comprendere il solco che divide questi movimenti dalla creazione di gioielli che invece devono armonizzarsi e soddisfare le esigenze di coerenza con il presente.
Dopo queste considerazioni di carattere generale vediamo come quanto detto si trasmette dalla matita del disegnatore alle mani dell’orafo che costruisce il gioiello.
Lo stilista è come una spugna che trattiene quello che lo impressiona e poi lo elabora con le proprie emozioni. Noi avremo quindi uno stile particolare che si inserisce in un quadro più generale. Questo stile particolare è la caratteristica del grande designer. Lui tenderà a proporre nelle sue tavole le spinte della sua vena creativa che può variare nel tempo, ma la conoscenza delle sue peculiarità ci darà la possibilità di riconoscere, al di la della firma, la datazione.
Gli esecutori materiali di un gioiello, i maestri orafi, da parte loro seguono le indicazioni dei disegnatori, ma applicano delle metodologie costruttive che risentono dell’epoca. Così ad esempio nella seconda metà dell’800 la scoperta delle miniere del Capo e l’enorme incremento della produzione diamantifera insieme con un calo consistente dei prezzi causò un cambiamento nella costruzione dei gioielli che divennero più leggeri nell’estetica.
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Il modo e gli strumenti dell’artigianato orafo sono rimasti simili nel corso dei secoli fino alla fine del XX secolo quando l’utilizzo di nuove tecnologie e macchinari ha massimizzato e semplificato la produzione. I gioielli dell’800 e del’ 900 , per il valore aggiunto dato dall’epoca ed ancor più dalla firma possono essere falsificati. La firma nella gioielleria è normalmente incisa o punzonata ed in mancanza di timbri di stato è molto più difficile autentificarla rispetto ad una firma autografa. Da tutto questo è comprensibile l’importanza di uno studio approfondito di ogni componente del gioiello per potere assegnare una data ed un maker.
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PROF SERGIO ANSUINI