Un Diario da Casa Ansuini

CHATEAU MOUTON QUANDO IL VINO INCONTRA L’ ARTE

Considerato tra  i vini piu’ blasonati del mondo, la storia di Château Mouton sembra rievocare una  vecchia favola per bambini.

Il Marchese Nicolas-Alexande de Segur, grande appassionato di vino,  nella meta’ del ‘700 possedeva alcune proprieta’ vitivinicole a Bordeaux, Château LatourChâteau LafitteChâteau Mouton; tale e’  la qualita’ dei suoi vini e la presenza alle tavole reali e delle piu’ importanti famiglie europee che gli venne dato il soprannome di Prince of Vines.

Quando  nel 1755 il Marchese de Segur mure le sue proprieta’ vengono divise tra le sue quattro figlie e Mouton a breve viene venduto alla famiglia de Brane.

Grandi esperti di vini,  ebbero il merito di introdurre a Bordeaux il vitigno del Cabernet-Sauvignon, mettendo le basi per quel taglio bordolese famoso ed invidiato in tutto il mondo.

Purtroppo dopo il periodo dei de Brane, che vendettero Mouton per acquistare una tenuta a Margaux, la proprieta’ di Chateau de Brane-Mouton passo’ al banchiere Isaac Thuret che, a differenza dei suoi predecessori, non nutri’ mai un particolare interesse per la tenuta e la produzione di vino.

Questo porto’ Chateau Mouton a non essere inserito tra i 4 Premier Grand Crou nella classificazione del 1855, dove pero’ a pieno titolo entrarono i suoi due fratelli Château Latour e Château Lafitte.

Ci vorranno 118 anni prima che nel 1973 , durante il mandato del presidente Georges Pompidou, il ministro dell’ agricoltura francese elevasse anche Mouton al rango dei piu’ grandi vini di Francia.

Non sappiamo se in qualche modo avesse influito che Pompidou fosse stato un tempo direttore generale della banca Rothschild, ma sicuramente fu una scelta giusta che rendeva giustizia ad un vino ormai da molti anni diventato un mito.

Ancora oggi i Premier Grand Crou sono rimasti i quattro iniziali piu’ Château Mouton.

Sono proprio i Rothschild che ridiedero  lustro a questa tenuta.

Nel 1853 il Barone Nathainiel de Rothschild  acquisto’ la tenuta ad un’ asta; e’ pero’ con il pronipote Barone Philippe che iniziarono quei primi importanti cambiamenti che hanno fatto tornare grande Château Mouton Rothschild.

Per primo a Bordeaux cambia il modo di commerciare il vino, iniziando ad imbottigliare in azienda; fino ad allora era d’uso tra i produttori vendere il vino in botti ai famosi negociants, che in questo modo avevano sempre mantenuto un’ enorme potere.

Realizza  la Grand Chai .una spettacolare cantina lunga piu’ di 100 metri  progettata dall Architetto Charles Siclis, che ancora oggi impressiona i visitatori.

 

 

Nel 1924 fa realizzare all’ architetto-artista  Jean Carlu quella che viene considerata la prima Etichetta’ d’Artista.

L’ idea di abbinare il vino all’ arte e di considerare il vino stesso come un’ opera d’arte, nasce proprio a Mouton che, dopo la pausa forzosa della guerra riprendera’ ininterrottamente fino ai giorni d’oggi.

E’ infatti nel 1945 che, per celebrare la vittoria degli alleati nella seconda guerra mondiale ed il rientro nella proprieta’,  il Barone Philippe commissiona all’ artista, scrittore ed illustratore francese Philippe Juallian una nuova etichetta per il suo vino, l’ etichetta omaggerà la fine della guerra e la sconfitta dei tedeschi con un grande V di victoria posta in evidenza nella parte superiore.

 

 

Da allora e’ stata commissionata l’ etichetta  ai piu’ importanti artisti del novecento, da Salvator Dali’ a Miro’, da Chagall a Kandinsky a Warhol.

Solo a Picasso, inspiegabilmente,  non viene mai dato l’ incarico; e  nel 1973, in occasione della morte,  gli viene dedicata un etichetta alla memoria, utilizzando un’ opera che il Barone Philippe gli aveva commissionato anni prima… i baccanali.

 

 

 

Gli unici anni in cui non vengono realizzate le etichette d’artista sono il 1953 per i 100 anni dall’ acquisto Rothschild, il 1977 in omaggio ad una visita di tre giorni della Regina Elisabetta, il 2000 per il millennio ed il 2003 per i 150 anni.

Il domain oggi produce circa 300.000 bottiglie l’ anno; oltre allo Château Mouton, ( Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc e Petit Verdot ) , realizza  un eccezionale bianco, l’ Aile d’ Argent  ( sauvignon blanc, Semillon, Suvignon Gris e Muscadelle )

Nella prossima Asta di Vini e Distillati di Ansuini 1860 batteremo uno Château Mouton Rothschild del 2002; un vino importante, avvolgente al naso e maturo , dove le note di cioccolato si fondono con le spezie ed un profumo di mora. I tannini sono morbidi e molto eleganti.

 

 

L’ etichetta e’ stata realizzata Ilya Kabakov, uno tra i piu’ importanti artisti ucraini contemporanei, le sue opere parlano sia della Russia post Stalin che della condizione universale.

Maestro nell’ arte multimediale, ha intitolato la sua etichetta OKHO che in russo vuol dire finestra; attraverso il vetro della bottiglia ci mostra un altro mondo, un vortice dell’infinito, dove miriadi di ali ne tracciano il contorno portandoci verso il mondo dei sogni e della beatitudine, in una trasparente allegoria di un grande vino.

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