Un Diario da Casa Ansuini

OPUS ONE_ L’ ARISTOCRAZIA DI NAPA VALLEY

Pensare agli Stati Uniti come un paese produttore di vini eccellenti, capace di competere con i blasonati francesi ed italiani, potrebbe sorprendere, pero’ basta seguire  le aste internazionali o le  piu’ importanti guide di settore per rimanere sbalorditi.

Dell’ intera produzione made in USA il 90 % proviene dalla California, dove le favorevoli condizioni del clima, del territorio ed ambientali hanno permesso produzioni di altissimo livello;  supportate da tecnologie all’ avanguardia utilizzate sia in vigna che in cantina. L’ appellativo dato alla California come “ il  Mediterraneo del Nuovo Mondo “ viene proprio da quella  qualita’ sia della frutta che delle viti molto simili alle nostre.

Le aree vitivinicole della California sono otto, tra le quali l’ area piu’ famosa e’ sicuramente la Napa Valley;  situata a 90 chilometri da San Francisco, produce  solo il 4% di tutto il vino californiano, i vitigni principali sono il Cabernet Sauvignon, lo Chardonnay e lo Zinfadel.

Napa Valley e’ stata l’ apripista nel mondo dei vini californiani ed ancora oggi ne e’ la portabandiera.

 

 

L’ occasione venne durante il Paris Wine Testing del 1976, quando un commerciante inglese di vini francesi organizzo’  due degustazioni alla ceca ( il blind test e’ una degustazione durante la quale le bottiglie vengono coperte per non permettere ai partecipanti di essere influenzati dal nome delle etichette partecipanti) : una di  vini californiani bianchi  con i  bianchi di Borgogna, l’altra di  rossi californiani con i  rossi di Bordeaux; tra le etichette francesi in degustazione un  Mouton del 1970,  un Haut Brion del 1970, un Montrachet Leflaive del 1972 ed un Meursault Charmes Roulot del 1973.

L’ operazione che sarebbe servita a rafforzare ulteriormente il valore dei vini francesi si traformo’ in un boomerang: i giurati francesi, dove lo sciovinismo regna sovrano…., votarono al primo posto tra i rossi uno Stag’s Leap Wine Cellars del 1973 e tra i bianchi uno Chateau Montelena del 1973, entrambi californiani ed entrambi provenienti da Napa Valley.

Questo evento, passato alla storia come il  “ Judgment of Paris “ ha cambiato per sempre la reputazione dei vini californiani nel mondo.

La cantina piu’ blasonata di  Napa Valley e’ sicuramente Opus One, il cui nome riporta a quell’ Opera Prima con la quale  viene chiamato il primo capolavoro di un compositore.

Opus One nasce nel 1979 dalla joint-venture tra due monumenti del mondo del vino del vecchio e del nuovo mondo: il barone Philippe de Rothschild ( Chateau Mouton ) e Robert Mondavi ( Mondavi Winery e Charls Krug ).

 

 

L’enologo designato per dar vita al progetto fu Lucien Sionneau di Chateau Mouton che con il figlio di Mondavi  portarono nel 1979 Opus One alla prima vendemmia; in realta’ fino al 1982 il vino viene etichettato con il nome Napamedoc, proprio per rafforzare l’ origine franco californiana del progetto; poi nell’ 82 nasce l’ etichetta Opus One, dove sono proprio i profili del barone Rothschild e di Mondavi a ricordarci l’ imprinting.

 

 

Fin da subito raggiunge importanti risultati in asta e viene osannato dalle critiche di tutto il mondo; ancora oggi mantiene i livelli di eccellenza e rientra tra le dieci etichette piu’ ricercate dai collezionisti.

Opus One e’ un taglio bordolese di rara finezza e freschezza, dove oltre alla dominanza di cabernet  sauvignon vengono utilizzati merlot, petit verdot e cabernet franc; la varieta’ di miscela cambia di anno in anno; viene invecchiato tra i  18 e i 24 mesi in botti di rovere di francese.

La cantina, di  forma circolare, e’ un edificio in stile neoclassico realizzato con pietra calcarea color crema;  e’ la piu bella di Napa Valley, e’ situata sopra una collina creata artificialmente per essere ammirata anche  da chi passa dall’ autostrada  ed e’ dotata di tecnologie all’ avanguardia: tra i macchinari utilizzati una selezionatrice ottica divide rigorosamente le uve prima che vengano immesse per gravita’ nei serbatoi.

 

 

La produzione annuale e’ di 25.000 casse distribuite in tutto il mondo; sebbene il  prezzo di acquisto venga fissato a cifre  “contenute  l’ azienda ne mantiene l’ esclusività consegnando a ciascun cliente  non piu’ di sei bottiglie singole o quattro casse da sei.

Opus One e’ un elegantissimo taglio bordolese con una longevita’ importante.

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