Un Diario da Casa Ansuini

GLI ZAFFIRI CEYLON DALL’ OSCURITA’ DELLA TERRA ALLO SPLENDORE DEI GIOIELLI

Gli zaffiri dello Sri Lanka conosciuti ancora, dall’antico nome dell’isola, oggi come zaffiri Ceylon erano utilizzati fin dall’antichità per la loro bellezza.

La leggenda narra che il Re Salomone donò alla Regina di Saba zaffiri provenienti dalla città cingalese di Ratnapura (città delle gemme). Il percorso delle gemme, dalle miniere all’atelier dell’orafo fino alla signora che le indossa, è lungo;  nasce, con la povertà dei minatori, dalle miniere dove le pietre vengono estratte.

La miniera è spesso un semplice pozzo scavato in verticale nella terra e che poi prosegue orizzontalmente. Le dimensioni consentono il passaggio di poche persone il pericolo che frani la terra è parzialmente scongiurato dall’uso di rinforzare e rivestire con bambù e frasche le pareti ed il soffitto dello scavo. Un motore posizionato all’esterno, con un sistema di corde, consente a dei secchi che contengono la terra scavata di essere trasportati al di fuori.

 

 

Al termine della giornata vedremo cumuli di terra vicino a delle pozze d’acqua la cui altezza arriva alla cintola. Uomini seminudi prendono la terra scavata, la mettono in ampi passini e la setacciano passandola in acqua in modo da dissolvere la terra e far restare le pietre. La speranza che tra queste pietre vi siano anche grezzi di zaffiro è condivisa da intermediari che sono pronti all’acquisto.

Le pietre grezze dovranno poi essere selezionate, classificate e tagliate in modo da poter ottenere da una pietra opaca ed informe una gemma splendente.

Il valore di queste gemme dipende da molti fattori: il peso, il colore, il tipo di taglio e la quantità e tipologia delle inclusioni all’interno della pietra. La maggior parte delle gemme che vengono trovate sono di piccole dimensioni e quelle più grandi hanno via via un maggior valore dovuto alla rarità del materiale. Il peso è espresso in carati e ne identifica la grandezza. Il carato è la quinta parte del grammo.

 

Nei diamanti le obbligatorie proporzioni del taglio danno un risultato nel peso, mentre negli zaffiri il tagliatore deve considerare le falde interne di colore adattando a queste il taglio della pietra; di conseguenza, a parità di peso, le dimensioni di una superficie possono essere differenti.

La tonalità, l’uniformità, la brillantezza del colore di una pietra può variare in maniera assoluta da un’altra.

Pietre di un blu intenso, brillante, con quella particolare profondità che si chiama Oriente, come anche recitava il Sommo Poeta “Dolce color d’orïental zaffiro” (Pg I; 13), e senza particolari inclusioni che ne alterano il colore, possono raggiungere valori molto alti a differenza di pietre senza queste caratteristiche che hanno invece valori molto bassi.

 

 

Le quotazioni degli zaffiri, come di tutte le pietre preziose, sono internazionali. Questo significa che uno zaffiro avrà lo stesso valore, generalmente espresso in dollari, negli USA come in Cina o in Europa.

Purtroppo non tutti gli zaffiri sul mercato sono come quando escono dalle miniere; per migliorarli vengono utilizzati dei sistemi che fanno apparire le gemme molto più belle di quello che sono in realtà.

Le pietre vengono sottoposte a trattamento termico che consiste nello scaldarle a 800 – 1000 gradi per potenziarne il colore o, dopo averle scaldate e raffreddate rapidamente, per eliminare il cosiddetto “effetto seta”. Effettivamente, la maggior parte delle pietre in circolazione hanno subito il trattamento termico ed è per questo che le pietre naturali hanno un valore di gran lunga maggiore. Gli zaffiri naturali sono molto ricercati e normalmente sono accompagnati da certificati gemmologici che ne attestano la “No indication thermical treatment”.

 

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