Un Diario da Casa Ansuini

IL NEO ESPRESSIONISMO MATERICO DI CARLO CAROLI

Carlo Caroli nasce a Napoli l’ 8 Marzo del 1920 da genitori napoletani. Nel 1933 la sua famiglia si trasferisce a Roma dove compie studi artistici e di architettura. Importanti sono i rapporti con il conterraneo Stardone e con quell’ espressionismo della Scuola romana di Scipione e Mafai che segneranno per sempre il suo stile pittorico. Nel 1946 tiene la sua prima personale presso la galleria La Finestra dove espone disegni liberi e scenografici.

Nel 1948 viene chiamato ad esporre alla prima Quadriennale del dopoguerra presso la Galleria Nazionale di Arte Moderna di Valle Giulia, dove ancor’ oggi sono in collezione suoi lavori.

Nel 1952 vince una borsa di studio che lo porta per alcuni mesi in Spagna dove compie un’ esperienza assai ricca di conseguenze per la sua carriera artistica. Racconta di aver trascorso ben due settimane di seguito  al Prado dove- scrive al fratello-

“ noi siamo poco, tutta la pittura e’ gia’ stata, ho imparato che Velasquez e’ inarrivabile e che El Greco e’ capace di dare attraverso la pittura l’ equivalente di una combustione, come se accendesse continue lingue di fuoco alle pareti….”

 

Nel 1953 viene esposto nella Mostra dell’ Arte del mezzogiorno presso il  Palazzo delle Esposizioni; in quell’ occasione  Guzzoni  rilascia una testimonianza significativa sull’ arte di Caroli;

Nel 1956 partecipa alla XXVIII Biennale di Venezia e nel 1965 torna tra i protagonisti delle IX Quadriennale Nazionale dell’ Arte.

“ Caroli, espressionista nuovo e dei piu’ vivi, picaresco, allarmante. Le sue periferie si fanno sempre piu’ cristalline e patetiche. Le sue forme, tutte segni e luci, sempre piu’ essenziali, scattanti, caratteristiche. “

Nello stesso anno vince il Premio Marzotto con l’ opera “ periferie “.

Le opere di Caroli, fin dal 1950, sono caratterizzate da una tecnica molto personale, utilizzando una densissima pasta di colore esprime una visione figurativa estremamente materica.

Guzzoni riconosce in questa tecnica una rivisitazione moderna della pittura napoletana del ‘600, con i suoi “ densi umori sanguigni e drammatici “.

Una tecnica estremamente moderna per quel periodo  ed ancora unica in quell’ Italia post guerra;  dove la pregnanza della materia emana un’ espressivo linguaggio dell’ interiore, delle passioni, della vita e delle persone e delle cose, dei paesaggi. Negli anni successivi molti pittori, soprattutto dell’ arte astratta, si sono accostati a questa tecnica.

I suoi nudi non sembrano essere figure, ma solo mescolanza ordinata di un “ creatore “ che risente della volonta’ di immaginare un suo mondo

Caroli e’ stato docente titolare di cattedra di Pittura nelle Accademie di Carrara e Roma e Presidente di quest’ ultima; e’ stato professore all’ istituto di Cultura di Rio de Janeiro e di Madrid

I continui viaggi all’ estero gli hanno permesso di conoscere i grandi espressionisti francesi ed europei.

Nell’ ultimo periodo della sua vita si trasferisce ad Anzio, citta’ di mare a sud di Roma dove muore il 15 Maggio del 2008 lasciando un patrimonio artistico di grande valore.

Opere di Caroli sono esposte ai Musei Vaticani, alla Galleria Nazionale di Arte Moderna, alla Galleria comunale di Roma, alla Galleria d’ Arte Moderna dell’ Aquila, Alla Galleria di Arte Moderna di Teramo e a quella di Vasto

Una selezione di lotti del Maestro Caroli sono presenti nel catalogo della prossima Asta del 9 Febbraio 2023 di Palatina Casa d’ Aste

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