I GRANDI GIOIELLIERI DEL XIX SECOLO, LA MAISON FOUQUET
PROF SERGIO ANSUINI | 18 DICEMBRE 2022 | ROMA
I Fouqet sono un’ importante dinastia di gioiellieri parigini attivi con Alphonse, Georges e Jean.
Tre generazioni che tra il XIX ed il XX secolo impressero il loro stile nell’ arte orafa francese.
Alphonse Fouquet ( 1828 – 1911 ) alla fine del XIX secolo, dopo una lunga e brillante carriera, ritiratosi dal lavoro, visse in disparte con un atteggiamento da filosofo. E’ stato uno dei piu’ importanti gioiellieri dell’ ‘800 ed ha raccontato la sua storia in un libro ( Le Souvenirs de ma vie industrielle ) dove si vede la grande differenza tra la vita nella meta’ dell’ ‘800 e quella degli inizi del 900.
Nato da piccoli commercianti ad Alencon, arriva con la famiglia a Parigi nel 1838 e nel 1839 inizia il suo apprendistato da Henry Meusnier, gioielliere a Rue Saint Martin specializzato nel genere napoletano; nella montatura di cammei di conchiglie ed anche nelle filigrane.
La vita era dura: Meusnier era solito picchiare con schiaffi e calci gli apprendisti durante la giornata scandita da 14-15 ore di lavoro; Il cibo era scarso, con i pochi soldi si potevano acquistare formaggio, patate fritte e poco altro.
Fouchet termina il suo apprendistato il 31 Dicembre 1845 ricevendo da quel momento un salario di 2,5 franchi per una giornata di 12 ore. La rivoluzione nel 1848 lo vide nella Guardia Nazionale; al ritorno entro’ in alcuni ateliers e la grande abilita’ che conseguì gli permise di lasciare il lavoro da dipendente nel 1857.
Nel 1855 lavorava nell’ atelier dell’ importante gioielliere Jules Chase, quando questi, insieme ad altri, partecipo’ all’ offerta per la Corbeille di nozze di Ismail Pascia’. La commessa era molto importante ed il giovane Fouquet non fu interpellato; volle allora dimostrare la sua bravura facendo in 26 ore un lavoro per cui ne occorrevano oltre 100; presentò a sorpresa un modello che preannunciava i caratteri del suo stile.
Era costituito da una testa di donna con una profusione di motivi floreali; il modello era magnifico e fu’ scelto. Chase ricevette una commessa di 100.000 franchi, Fouquet un sorriso e una stretta di mano.
Fouquet aveva una tale passione per il suo lavoro che per modellare un leone in agguato intorno ad una perla, per una commessa di poche decine di franchi, passo’ un mese, andando al mattino dalle 6 alle 11 allo zoo ed al museo di storia naturali per studiare dal vivo le fattezze dell’animale.
Dopo un’ esperienza con un socio, nel 1862 su trasferi’ nei locali di Rue Auix Ours dove con 30/35 operai ed apprendisti inizio’ il genere fantasia, utilizzando ametiste, granati e topazi intarsiati, sui quali disegnava personalmente i motivi da incidere.
L’ oro era lavorato con grande leggerezza ed altri lavori erano fatti sullo stile “Campana “.
Nel 1868 si trasferi’ in nuovi locali nella stessa via, occupando il secondo e terzo piano; qui’ inizio’ la produzione di gioielli fantasia con onici intarsiati e incastonate di diamanti tagliati a rosa.
Altre creazioni erano con turchesi tagliati e diamanti e perle e croci in onice con applicazioni.
Fu in quell’ epoca che il suo genio creativo anticipò troppo i tempi. Questo va bene per l’ arte ma non per chi e’ sul mercato e deve confrontarsi con i compratori.
Eseguì per primo gioielli con lucertole, che vennero in seguito prodotti da altri con enorme successo; ne eseguì tre di cui due gli furono restituire dopo pochi mesi, invenduti perche’:
“ non si possono mettere questi rettili sul seno e sulle orecchie di una donna “.
La terza fu da lui venduta con grande difficoltà.
Un anno e mezzo dopo il motivo della lucertola fu ripreso da molti gioiellieri ottenendo un successo strepitoso
Alphonse Fouquet prese parte con successo all’ Esposizione del 1878. Le sue creazioni avevano un carattere molto personale; le forme erano generalmente nette e legibili.
Felize disse che la sua arte si puo’ discutere ma e’ comunque un’esecuzione assolutamente perfetta.
Furono inoltre apprezzati i gioielli eseguiti con uno stile rinascimentale. La giuria attribuì a Fouquet all’ unanimita’ una delle medaglie d’ oro .
Nel 1879 si trasferi’ nei prestigiosi locali dell’ Avenue dell’ Opera, continuando la fabbricazione di quella gioielleria ed oreficeria cesellata con cammei, smalti, miniature e pietre fantasia.
Fouquet usava anche la figura umana. Questo all’ epoca era fonte di grandi contrapposizioni, in quanto molti reputavano un’ eresia che una donna potesse indossarla; tuttavia, magnifici esempi erano gia’ presenti nel rinascimento e Lalique ha dimostrato vittoriosamente che invece era possibile.
Nel 1888 Alphonse Fouquet fu’ nominato Cavaliere della Legion d’ Honneur.
Nel 1889 i suoi gioielli ebbero successo nell’ Exposition, nel 1891 associò all’ Atelier suo figlio George e suo genero.
“ affaticato da un lavoro che mi aveva appassionato ed al quale avevo consacrato ogni giorno 17/18 ore senza eccezioni per le domeniche e le festivita’ “
Nel 1895 si ritiro’ dal lavoro. Aveva 67 anni ed erano 57 anni che lavorava.