CASTELLO DEL TERRICCIO, L’ EREDITA’ DI UN LEONE
ANDREA ANSUINI | 4 DICEMBRE 2022 | ROMA
Scorrendo il catalogo dell’ Asta di Vini e Distillati che batteremo domani, mi e’ caduto l’ occhio su alcuni lotti di una cantina toscana famosa in tutto il mondo, il Castello del Terriccio.
I vini pregiatissimi prodotti in questa cantina sono il frutto del carisma del suo creatore il Conte Rossi di Medelana e del suo geniale enologo Carlo Ferrini.
Infatti non si puo’ raccontare questa storia senza parlare del Cavaliere del Lavoro Conte Gian Annibale Rossi di Medelana, per gli amici Pucci.
Nato a Bologna nel 1941, vive la sua giovinezza a Roma dagli zii materni Marchesi Serafini Ferri; grande appassionato di sport adrenalinici e velocita’ si divide tra l’ equitazione, in particolare la disciplina del completo, i lanci con il paracadute ed il volo.
Dopo un periodo trascorso supportando la famiglia nella gestione di alcune aziende agricole, eredita da un prozio il Castello del Terriccio, una tenuta di circa 1.700 ettari a Castellina Marittima, vicina alla ormai famosissima Bolgheri.
Durante una cavalcata nella tenuta la sua vita subisce un drammatico cambiamento; un incidente, che lui stesso defini’ banale, lo costringe sulla sedia a rotelle per il resto della vita.
Ma questo non ferma la sua joie de vivre, continua ad allevare cavalli con grandi soddisfazioni nel salto ostacoli e si appassiona di auto; con il pilota Clay Regazzoni fece cambiare una legge che proibiva ai paraplegici la guida di auto di grande cilindrata.
Ma la sua vera passione saranno i suoi vini: Lupicaia, Castello del Terriccio e Tassinaia
Al suo fianco fin da subito uno tra i piu’ raffinati enologi italiani, Carlo Ferrini; so
tto la sua attenta guida ricordiamo cantine come: Tenuta San Leonardo, Barone Ricasoli, Tasca d’ Almerita, Casa Nova di Neri, Il Pollenza.
Nel 1993 inizia la sua avventura alla ricerca dell’ eccellenza vinicola; abbandona le doc locali per cimentarsi nella produzione di un Super Tuscan: il Lupicaia.
Il Lupicaia, che prende il nome da un ruscello dove si vanno ad abbeverare i lupi, ha i suoi vigneti rivolti a sud ovest, la vigna sorge su un terreno ferroso ed e’ riparata da una barriera di eucalipti.
L’importante presenza di Cabernet sauvignon si unisce con il Petit Verdot ed il Merlot dando vita ad un vino equilibrato,ricco di territorio; perche’ prima che in cantina il vino nasce in campagna dove si arricchisce della mineralita’ marina, dei profumi del sottobosco, dell’ eucalipto, delle erbe aromatiche.
Nel 1997 il Presidente della Repubblica, proprio per l’ attaccamento a questo territorio, che supporta con le produzioni cerealicole, orticole e olivicole della Tenuta del Terriccio e con l’ eccellenza della produzione viticola, lo nomina Cavaliere del Lavoro.
Dopo anni di sperimentazioni a braccetto con Carlo Ferrini, nel 2000 nasce il Castello del Terriccio, il vino “ della maturita’ degustativa “ come usava definirlo; un vino con un carattere piu’ mediterraneo e piu’ femminile; un vino dedicato alle donne e forse ispirato dalle belle ragazze che lo hanno sempre accompagnato nelle degustazioni e nelle fiere.
Pucci Rossi ci ha lasciato nel 2019, oggi la sua eredita’ e portata avanti dal nipote Vittorio Piozzo di Rosignano, al quale auguriamo di far sfrecciare questa cantina in tutto il mondo in onore di un cosi’ importante zio