GIOVANI COLLEZIONISTI…DI ETA’ O DI ATTIVITA’??
INTERVISTA AL DOTT. ANTONIO VALENTINO | ROMA 6 NOVEMBRE 2022
PRESIDENTE ASSOCIAZIONE GIOVANI COLLEZIONISTI
Sicuramente di attività. L’età anagrafica in verità non é per noi così importante. Interessa maggiormente il fatto che le nostre collezioni siano “giovani” e all’insegna dell’entusiasmo e della curiosità. Quindi fascia di età molto vasta… unico comune denominatore la passione per l’arte contemporanea ed il collezionismo.
La vostra associazione tra poco compie 20 anni. Come è nata questa idea e come si è sviluppata nel tempo?
L’associazione è nata intorno ad un gruppo di amici che avevano la curiosità di esplorare il mondo dell’arte contemporanea, per molti di loro ancora ignoto. Erano pochissimi all’inizio, ma l’entusiasmo è stato contagioso e, contestualmente, si sono accorti che parecchie altre persone con cui erano in contatto avevano i loro stessi interessi ma non avevano gli strumenti per approfondirli. Col tempo i soci sono cresciuti esponenzialmente, ed attraverso le numerose attività, molti hanno iniziato ad appassionarsi ed a collezionare.
Senza dubbio, nel corso degli anni c’è sempre stato un certo ricambio tra gli iscritti. Alcuni collezionisti hanno preso strade più impegnative; altri, invece, hanno un approccio più timido e continuano ancora a seguire l’Associazione dopo tanti anni. I nuovi ingressi sono sempre un grande stimolo per il comitato di presidenza, che deve trovare formule sempre innovative e coinvolgenti sia per i soci neofiti che per quelli più consolidati.
Tra gli obiettivi principali del vostro statuto c’è quello di promuovere in Italia un collezionismo consapevole. Come vi state muovendo per raggiungerlo?
Molta della nostra attività è volta ad “educare ” i nostri soci e a porre le basi per permettere loro di potersi muovere all’interno dell’intricato mondo dell’arte contemporanea e del collezionismo.
Noi proviamo a raggiungere tale obiettivo grazie ad un’intensa e attenta programmazione, che cerca di indagare le affascinanti problematiche del collezionismo attraverso lezioni e corsi di formazione, visite guidate alle mostre ed agli studi degli artisti, andando a vedere le collezioni private più interessanti, incontrando i curatori ed i direttori dei maggiori musei e organizzando viaggi divertenti e stimolanti per visitare le più importanti fiere.
Che consiglio vi sentite di dare a chi, oggi, vuole avvicinarsi all’arte contemporanea e collezionarla?
Il primo consiglio è comprare quello che colpisce e piace. Poi il suggerimento è quello di studiare, documentarsi, analizzare il curriculum dell’artista (per esempio se abbia fatto mostre personali in musei…), confrontarsi magari con chi ha già un pò più di esperienza o meglio ancora con persone qualificate come curatori o critici. Le fiere sono anche una buona opportunità per conoscere l’arte contemporanea e, soprattutto, l’andamento del mercato. Per quanto riguarda il mercato primario, crediamo sia importante seguire la programmazione di buone gallerie. Sconsiglieremmo di prendere opere di artisti che non siano rappresentati da alcuna galleria, a meno che non siano ancora talmente giovani e a buon mercato! Il lavoro che svolge la galleria è fondamentale per la crescita professionale di un artista e rappresenta l’elemento che compone una rete di divulgazione coerente e costante dell’arte contemporanea sul territorio. Per quanto riguarda il mercato secondario, oltre le gallerie specializzate su artisti storicizzati, c’è la possibilità di fare ottimi acquisti tramite le case d’asta dove, molte volte, il prezzo è più competitivo rispetto alle gallerie.
Oltre che per il collezionismo, avete una grande attenzione anche per l’arte emergente, a cui avete dedicato il “Premio Giovani Collezionisti”. In cosa consiste?
Dal 2009 l’Associazione Giovani Collezionisti ha deciso di indire un premio per un giovane artista, inizialmente nell’ambito della fiera “Roma.The Road to Contemporary Art” ed ora, invece, tra le opere esposte nella Quadriennale da artisti under 40. Tutto ciò è reso possibile grazie ad alcune generose sponsorizzazioni ed al coinvolgimento diretto dei soci, chiamati ad esprimere un giudizio critico all’interno del panorama dell’arte giovane italiana ed internazionale. Quindi i soci possono esprimere il loro voto tra video, fotografie, installazioni, pitture, grafiche… L’opera vincitrice, scelta da una giuria di esperti sulla base delle segnalazioni dei soci dell’Associazione Giovani Collezionisti, viene donata al Museo MAXXI. Proprio a breve ci sarà la cerimonia di donazione dell’opera vincitrice dell’ultimo premio, assegnato alla giovane artista marchigiana Giulia Crispiani.
Arte emergente e Collezionismo. Se ne aveste la possibilità, cosa vi piacerebbe chiedere al nuovo Ministro della Cultura per migliorare lo stato di salute del nostro Sistema dell’arte?
Troppe cose avremmo da chiedere alle Istituzioni! L’auspicio è che la politica assuma piena consapevolezza, anche nel campo artistico, dell’importanza del proprio ruolo, attraverso il quale individuare meccanismi selettivi che garantiscano conoscenza, professionalità ed esperienza di coloro che poi dovranno sovrintendere e tutelare il patrimonio artistico del Paese.
Poi sarebbe necessario mettere a punto un sistema fiscale che rilanci il settore galleristico italiano, per esempio traendo spunto da paesi a noi vicini come la Francia, il Regno Unito o gli USA. Ci siamo ispirati alla Francia per l’Art Bonus. Seguendo il percorso già tracciato oltralpe, potremmo anche prevedere che le aziende che acquistano opere di artisti viventi possano detrarre dal risultato dell’anno di acquisizione e dei quattro successivi una somma pari al prezzo di acquisto, a condizione che tali opere vengano esposte in un luogo accessibile al pubblico. Se a questo aggiungiamo che le opere debbano essere di artisti giovani (e magari italiani) si sosterrebbe il collezionismo di arte emergente.