Un Diario da Casa Ansuini

L’INIZIO DE L’ART NOUVEAU E LALIQUE

PROF. SERGIO ANSUINI |16 OTTOBRE 2022 | ROMA

Siegfrid “Samuel” Bing (1838  1905) è stato un critico e mercante d’arte di origine tedesca che visse e lavorò prevalentemente a Parigi dove fondò la rivista “Le Japon Artistique” e la galleria d’arte “L’art Nouveau-La Maison Bing.” Il nome della sua galleria ispirò quello dello stesso movimento artistico. 

Maison Bing esposizione di gioielli Lalique

Appassionato e specializzato nell’arte giapponese, dopo la fine della guerra Franco Prussiana, fondò una società per il commercio di quelle opere d’arte.

Samuel Bing rappresentò un punto di riferimento per il “Japonisme” non solo dal punto di vista commerciale, ma anche da quello artistico.  Toulouse Lautrec, Pissarro, Bonnard, Seurat e Munch rimasero colpiti dagli oggetti che Bing faceva conoscere  e ne trassero ispirazione per le loro opere. Gli stessi importanti gioiellieri parigini ne attinsero per le loro creazioni.

Tornato da un viaggio in Europa e negli Stati Uniti, dove iniziò una collaborazione con Louis Comfort Tiffany (artista del vetro)  fu anche lui conquistato dalle nuove tendenze e nel 1895 lanciò un appello agli artisti ed agli artigiani di riunirsi in una esposizione permanente ed internazionale intitolata “Salon de l’Art Nouveau”  “Toutes productions artistique, arts du decor, du mobilier et de l’object utile, qui manifesteraient une conception personelle, en accord avec l’esprit moderne”

Nello stesso tempo incaricò l’architetto Louis Bonnier di trasformare per questo scopo l’hotel della via Chauchat dove aveva esposto fino ad allora i più delicati pezzi dell’arte giapponese.

La chiamata ebbe un grande successo. Tra i tanti risposero Besnard e Rodin. Gli oggetti di Lalique furono molto apprezzati.

Nel 1899 i suoi gioielli vennero esposti a Londra presso la Grafton Gallery.  La galleria di Bing ispirò la produzione artistica non solo dei personaggi legati all’Art Nouveau, ma anche di Simbolisti, di Nuovi, dei postimpressionisti e più tardi degli espressionisti.

Bing abbandonò il Giapponismo quando le nuove tendenze già erano di dominio pubblico. I pittori impressionisti, i cenacoli artistici di Montmartre e dal 1881 del cabaret Le Chat Noir sono stati i precursori delle nuove idee semplici e minimaliste.

Legati all’idea dell’ “opera  d’arte totale” compreso l’artigianato, che abbatteva la superiorità di un’arte  rispetto ad un’altra  superavano la concezione di artistico. Stravolgevano il senso intellettuale ed elitario dello stesso termine di arte che entrò nelle case divenendo di uso quotidiano.

Nel 1891 La   Societé Nationale des Beaux Arts  ammise per la prima volta nella sua esposizione annuale opere d’arte industriale.

Nel 1893 a Londra nacque lo Studio pubblicazione che era un collante tra gli appassionati delle nuove tendenze seguita poi da Art et Decoration nel 1897 e Die Dekorative Kunst nel 1898.

Nel 1895 la Societè des Artistes Francais, sebbene contraria, ammise nel suo Salon des Champs Elysées una sezione di oggetti d’arte nella quale Lalique riscosse un grande successo.

René Jules Lalique (Ay 1860   Parigi 1945)  visse a  Parigi tornando poi per le vacanze nel paese natale dove passava ore a sognare davanti agli alberi, le piante ed i fiori di cui ammirava le forme eleganti, i colori e l’armonia; l’amore per la natura contribuì alla formazione ed allo sviluppo del suo temperamento artistico.

Iniziò il suo apprendistato nel 1876 presso Louis Aucoc . In due anni apprese la tecnica, non smettendo però di coltivare la sua passione per il disegno; si recò poi in Inghilterra per due anni perfezionandosi nello studio del disegno e prendendo parte a quasi tutti i concorsi d’arte decorativa organizzati dalle riviste e dai giornali inglesi.

Tornato a Parigi si dedicò al disegno di gioielli   entrando nell’atelier di M Vuilleret e successivamente di M. Petit, salvo poi mettersi in proprio allargando in seguito la cerchia della clientela.

I suoi disegni erano acquistati da gioiellieri come Jacta, Cartier, Gariod, Hamelin etc, Lalique approfittava del suo tempo libero per apprendere la scultura, l’incisione e l’acquaforte.

Spirito inquieto Renè tentò la via dell ‘ editoria collaborando a pubblicazioni con disegni di gioielli prima in  proprio e poi lavorando con le edizioni Rotschild.  Successivamente si associò con l’ amico di famiglia M. Varenne per la vendita  dei suoi disegni.

Tra i suoi clienti c’era Jules Destabe che dopo essere stato operaio, poi capo laboratorio di Baugrand dirigeva un qualificato laboratorio a Place Gaillon.

M. Destable aveva acquistato dei terreni in Algeria dove voleva trasferirsi per impiantare dei vitigni e produrre vino. Il sogno della nuova vita lo convinse a proporre a Lalique la cessione della sua Maison ad un prezzo conveniente.

La proposta inattesa sorprese Lalique che accantonati dubbi e timori, accettò la proposta.
Nel 1886  Lalique, proprietario della Maison di Place Gaillon, non dovendo più sottostare ai desideri dei committenti potè consacrarsi liberamente alle proprie creazioni. Per molti anni si dedicò alla gioielleria pura ed alle parure  solo di diamanti.

Il suo atelier era efficiente, con ottimi collaborati e potè così introdurre più libertà e fantasia nelle composizioni; gli affari della Maison prosperarono, i principali gioiellieri di Parigi erano suoi clienti, così nel 1887 trasferì l’atelier nei più ampi locali di Rue Quatre Septembre.

 

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