Un Diario da Casa Ansuini

IL MAESTRO DEL SIMBOLISMO AMATO DA D’ANNUNZIO

Roma, 7 Marzo 2022

Leonardo Bistolfi (1859 – 1933) è stato un importante scultore e pittore a cavallo fra il XIX e il XX secolo.
Di origini piemontesi, Bistolfi si forma all’Accademia di Belle Arti di Brera durante gli anni ’70 dell’‘800 e insieme ad artisti come PreviatiSegantini e Pellizza da Volpedo, è da considerarsi tra i principali esponenti della pittura Simbolista italiana.

La produzione iniziale dell’artista riflette fortemente l’educazione artistica lombarda, soprattutto per l’aspetto verista delle sue sculture, che in alcune sfumature subisce anche l’influenza della poetica della Scapigliatura milanese.

Nel corso dei decenni, Bistolfi raggiunge una poetica più simbolista e vicina al gusto Art Nouveau, e intorno agli anni ’10 del ‘900 viene considerato dalla critica tra i maggiori scultori italiani viventi, tanto che sulle pagine dell’Avanti! il poeta Gabriele d’Annunzio gli dedica un sonetto dal titolo Maestro!

Dove possiamo ammirare le opere di Leonardo Bistolfi?

Molte delle sculture di Bistolfi sono intorno a noi, nelle piazze delle nostre città, e ci osservano mentre quotidianamente passiamo loro accanto: come nei pressi dell’Altare della Patria dove uno dei principali gruppi scultorei, quello intitolato Il Sacrificio, è una sua opera portata a termine nel 1911.

Questa bellissima scultura traduce in un linguaggio pienamente Liberty gli echi dei valori risorgimentali e rappresenta il bacio tra il Genio della Libertà e una figura maschile morente – probabilmente un soldato – affiancata a sua volta da una figura femminile che rappresenta la Famiglia.

Altri importanti monumenti realizzati da Bistolfi sono quello dedicato a Giuseppe Garibaldi a Sanremo, quello per Giuseppe Zanardelli sul lungolago di Maderno, quello di Cavour nella città di Bergamo, quello a Giosuè Carducci a Bologna e il Monumento ai Caduti di Casale Monferrato, sua città natale.

Le opere di Bistolfi sono esposte  nei musei piu’ importanti del mondo, come il Museo d’Orsay di Parigi , il Museo Nazionale di Arte Occidentale di Tokyo e  la Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma, al cui interno è conservato il Monumento a Segantini, noto anche con i nomi de La bellezza liberata dalla materia o L’Alpe.

A proposito delle Alpi, tanto care a Bistolfi, nel corso della nostra prossima asta di Fine Art di Giovedì prossimo – verrà battuto  un olio su tavola raffigurante proprio una veduta di paesaggio alpino ( Lotto 35 )

Si tratta di un’opera di piccole dimensioni,  dov’è possibile scorgere tutta la poetica dell’artista piemontese, molto legata ai sentimenti che la Natura ispira nell’osservatore, così come la sua particolare gestualità vibrante e lineare: nel dipinto, infatti, la materia pittorica è stesa in modo corposo e viene modellata e incisa con fare quasi scultoreo, quasi stesse lavorando un bassorilievo, al punto da lasciar trasparire il supporto ligneo.

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