
RÄ DI MARTINO, L’ARTE AL CONFINE TRA REALTÀ E FINZIONE
INSIDEART|ROMA 24 APRILE 2025
Rä di Martino è una delle voci più originali e innovative dell’arte contemporanea italiana. Nata a Roma nel 1975, vive e lavora nella capitale, dove ha sviluppato una ricerca artistica che attraversa fotografia, video, installazione e performance. Il suo lavoro esplora temi come la memoria, il potere dei media, l’identità e la percezione, utilizzando una varietà di linguaggi e tecniche per creare opere che sfidano le convenzioni e stimolano la riflessione. Una delle caratteristiche distintive del lavoro di Rä di Martino è la sua capacità di mescolare realtà e finzione, creando opere che sfidano le convenzioni e spingono lo spettatore a riflettere sulla natura della percezione e della rappresentazione. Attraverso l’uso di fotografia, video, installazioni e performance, l’artista esplora temi come il tempo, la memoria, il viaggio e l’identità. Le sue opere sono caratterizzate da una profonda sensibilità estetica e da una capacità di comunicare emozioni complesse attraverso immagini suggestive e simboliche.
(Rä di Martino – The Show MAS Go On, 2014)
Un esempio significativo del lavoro di Rä di Martino è la sua serie di fotografie intitolata Every World’s a Stage, in cui l’artista esplora l’idea di teatro come luogo di trasformazione e rivelazione. Attraverso immagini evocative e misteriose, l’artista invita lo spettatore a riflettere sulle infinite possibilità di interpretazione e di significato. Un’altra opera importante dell’artista è il suo film La Traversée, che esplora il tema del viaggio e dell’esplorazione attraverso una narrazione visiva ricca di suggestioni e simbolismi. Il film combina immagini di paesaggi naturali e urbani con performance teatrali e installazioni site-specific, creando un’esperienza cinematografica immersiva e coinvolgente.
(Ra di Martino –Play, 2022)
Rä di Martino, inoltre, spesso lavora con materiali d’archivio per rielaborare e reinterpretare immagini del passato, cercando di rivitalizzarle e confrontarle con il presente. Ad esempio, nel progetto Authentic News of Invisible Things, ha studiato l’uso dei “dummy tanks” durante le guerre mondiali, creando un video che mescola filmati d’archivio con scene contemporanee per riflettere sulla costruzione della realtà attraverso la finzione. In Là dove muore, canta, una videoinstallazione ispirata a Carmelo Bene, Rä di Martino ha utilizzato fotografie, libri annotati e taccuini dell’archivio del Convitto Palmieri di Lecce per ricostruire l’immaginario dell’artista teatrale, creando un’opera che fonde elementi di finzione e realtà .
Nel 2024, l’artista ha presentato Kant Can’t alla Pinacoteca Provinciale di Potenza, un’opera che mette in dialogo animazione, musica e sculture in ceramica. Realizzato con un software di gaming in 3D, il video interagisce con le sculture, creando una dimensione di atemporalità dove il virtuale e il fisico si uniscono. La storia si concentra su un gruppo di personaggi che abitano un paesaggio immaginario, affrontando situazioni assurde e surreali. L’opera riflette sulla percezione e sulla conoscenza, ispirandosi alla filosofia realista di San Tommaso d’Aquino.

Rä di Martino è un’artista che continua a esplorare e innovare, utilizzando una vasta gamma di linguaggi e tecniche per affrontare temi complessi e rilevanti. Le sue opere sono un invito a riflettere sulla nostra percezione del mondo, sulla memoria collettiva e sull’influenza dei media sulla nostra identità. Con una carriera in continua evoluzione, Rä di Martino si conferma come una delle figure più interessanti e promettenti dell’arte contemporanea internazionale.